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Durante il X secoli alcuni cittadini sfuggirono da Taranto, ancora una volta devastata dai Saraceni, per costruire una nuova città in un luogo più sicuro sulle colline della Murgia, Monte San Martino, dal quale la città prese il nome.
Martina Franca è famosa per il suo bellissimo centro storico dominato da molti palazzi barocchi di particolare interesse, come il Palazzo Ducale, e per la cattedrale, la Basilica di San Martino.
Il centro storico di Martina Franca è molto caratteristico. Le sue mura di cinta, le torri, la porte della città, che ancora esistono in tutta la loro bellezza, fanno di questa città un luogo da visitare.
Cosa trovi all'interno: la storia di Martina Franca con tutti i monumenti da visitare, le chiese, i palazzi, le torri e le antiche porte della città; il territorio di Martina Franca con le sue masserie e la natura protetta; la dolce vita a Martina con i migliori ristoranti, pubs, bars e night bars; info utili e 4 mappe a colori.
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In piazza del Plebiscito, nel cuore del centro storico di Martina Franca, si trovano alcuni dei monumenti più importanti del XVIII secolo martinese: la Basilica di San Martino con una stupenda facciata, il raffinato prospetto del Palazzo dell'Università e la slanciata Torre Civica.
La Cattedrale di Martina Franca fu costruita tra il 1747 e il 1767. Ha una facciata in stile rococò con un portale decorato da sculture ad altorilievo di San Martino ed il povero.
La facciata è alta 37 metri su di una base di 24 metri. Fu costruita con pietra calcarea locale e divisa, in verticale, da bande di lesene con capitelli.
All'interno si trovano alcuni altari in marmo pregiato, un pulpito intagliato da Domenico Semeraro e 'L'ultima cena' di Carella.
Durante il periodo medievale veniva denominato 'università' tutti i cittadini della città, con pari diritti e senza distinzioni sociali, che si riunivano per discutere dei problemi comuni. Era una istituzione politica fondamentale che Ferdinando d'Aragona, re di Napoli, concesse a Martina Franca per garantire equa gestione delle risorse della città. Il palazzo fu costruito nel XVII secolo, anche se l'ultimo piano fu aggiunto solo nel 1827.
Questa torre si trova attaccato al palazzo dell'università. Si tratta di una torre a forma quadrata su quattro livelli, ognuno con diverse caratteristiche architettoniche e decorative.
Il piano terra è circondato da colonne e con angoli arrotondati. Il primo piano ha una coppia di lesene e un balcone centrale. Sulla trabeazione, sotto il timpano, vi è una iscrizione latina che riporta il nome del sindaco, il creatore del lavoro.
Questo palazzo, costruito da Petraccone V Caracciolo nel 1669, ospita il Comune, una biblioteca comunale e il centro musicale e artistico "Paolo Grassi" che ogni anno, dal 1974, organizza il Festival della Valle d'Itria, uno dei più popolari festival lirici in Italia.
Molte sono le sale decorate ma non tutte accessibili perché occupate dagli uffici comunali, pertanto, non possono essere visitate. Vi sono, tuttavia, alcune sale accessibili, come la Cappella Ducale e le sale dell'Arcadia, del Mito e della Bibbia.
La Cappella Ducale fu dipinta da Domenico Carella nel 1776 e le sale dell'Arcadia furono ispirate dal movimento culturale seicentesco che si diffuse in tutta Italia come esuberanza stilistica.
Palazzo Martucci, situato accanto al Palazzo Ducale in piazza Roma, ha una prospettiva perfettamente definita e bilanciata che presenta un bel portale con finestre mistilinee sia nell'ordine inferiore che quello superiore.
L'ingresso principale offre il consueto modello del barocco di Martina Franca, come il portale principale, in linea con il balcone situato al di sopra. Questo sviluppo longitudinale del modulo di portale-balcone è più accentuato dalla collocazione di una cornice traforata e decorata.
Piazza Maria Immacolata, conosciuta anche con il nome di Portici, si inserisce armoniosamente tra Piazza Plebiscito, dominata dalle linee rococò della Basilica e via Cavour, dominata dalla splendida creatività dei palazzi barocchi.
L'angolo semi-ellittico della piazza crea un luogo accogliente ed elegante. Fu costruito nel 1854 da Davide Conversano per iniziativa di un sacerdote, Giacomo Fedele, che commissionò a proprie spese la realizzazione di un posto pubblico destinato alle attività mercantili.
È una piazza semicircolare con una successione di 13 profonde e consecutive arcate che ospitavano varie bancarelle e venditori, diventando a tutti gli effetti il business forum della città antica. Se ne fece uso fino all'inizio degli anni 60.
Palazzo Stabile è il risultato della una trasformazione di una casa normale in un palazzo. In realtà, il muro del piano terra, in bugnato liscio, che sostiene la ringhiera del primo piano, è stato costruito nel XIX secolo per nascondere l'atrio e le scale che portano al piano nobile, leggermente sollevato dal pavimento del strada.
La facciata presenta elementi decorativi simmetrici, come le finestre ovali con cornici settecentesche.
Palazzo Blasi, costruito dalla famiglia Blasi, si trova vicino alla porta di San Nicola (via Mazzini), ora conosciuta come Porta San Francesco, ed all'inizio di una delle più affascinanti strade barocche di Martina Franca: via Mazzini.
La costruzione di questo edificio risale alla seconda metà del XVIII secolo ed è caratterizzata da un portale in stile tardo-rinascimentale. La facciata ha solo un piccolo balcone alla sua sinistra, ma tre alla sua destra.
Palazzo Montemurro Marinosci (Via Mazzini, 10)
Palazzo del Cavalier Semeraro (Via Mazzini, 16)
Palazzo Barnaba (Via Mazzini, 24)
Palazzo Fighera Calucci (Via Mazzini, 33-36)
Palazzo Casavola ora Marinosci (Via Cavour, 18 )
Palazzo Maglia/Lella (Via Cavour, 25)
Palazzo Fanelli ora Torricella (Via Cavour, 30)
Palazzo Lopez/Monghelli (Largo Ignazio Ciaia)
Palazzo Domenico Motolese (via Principe Umberto, 61)
Palazzo Magli Caroli (Via Pietro Cossa, 3)
Palazzo Casavola/Ancona (Via Buonarroti, 15)
Palazzo Delfini (Via Machiavelli, 2)
Palazzo Ancona (Via Machiavelli, 7)
Ospedaletto (Via Orfanelli, 5 )
Palazzo Maggi (Largo San Pietro, 6)
Palazzo Recupero/Magno (Via Cirillo, 4)
Palazzo Simeone (Via Paolo Chiara, 6)
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