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Lecce è giustamente considerata la capitale del Barocco. Uno stile che ha raggiunto un’alta originalità ed esuberanza grazie all’abilità con cui gli architetti locali e tagliapietre lavorano la soffice e malleabile pietra rosa locale.
La città fu fondata dai Messapi e nel terzo secolo AC fu conquistata dai Romani. Durante il periodo di Adriano (secondo secolo dC) fu costruito un teatro e un anfiteatro i quali resti si trovano nella piazza principale chiamata Piazza Sant’Oronzo.
Fu durante il XVI, XVII e XVIII secolo che la così chiamata 'Lecce Barocca' si sviluppò, abbellendo il centro della città con monumenti di grande valore artistico.
Una passeggiata nel centro storico di Lecce permetterà di ammirarne le bellezze, ma a Lecce sono presenti tanti e vari musei, che permettono di ripercorrerne la storia e che meritano di essere visitati. Clicca qui per vedere la lista dei musei di Lecce, con indirizzi ed orari di apertura.
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Il cuore della città di Lecce è Piazza Duomo, una piazza chiusa con un'unica entrata, di una bellezza incantevole.
La costruzione del Duomo fu voluta dal vescovo Formoso nel 1144. Nel 1659, il vescovo Pappacoda affidò a Gustavo Zimbalo, in quegli anni impegnato anche ad edificare il campanile, l'incarico di modificarne l'aspetto.
Il prospetto laterale, quello che si affaccia sull'ingresso della piazza, è di stile seicentesco ed ha, come punto centrale, la statua di Sant'Oronzo, posta in alto al portale, con al lato le statue di San Giusto e San Fortunato.
L'interno del Duomo è a croce latina, con tre navate divise da pilastri e semi colonne ed abbellito da dodici altari, più quello maggiore in legno finemente intagliato, ricoperto da una doratura che incornicia varie interessanti tele.
Il Campanile del Duomo di Lecce fu eretto tra il 1661 ed il 1682. Ha una forma quadrata e si innalza per cinque livelli, l'ultimo dei quali è sormontato da una cupola ottagonale, sulla quale è posta una statua in ferro di Sant'Oronzo. Questa torre campanaria è alta 72 metri.
Palazzo risalente al XV secolo, costruito esattamente tra il 1420 ed il 1425, anche se fu poi modificato nel 1649. L'attuale facciata, risalente al 1758, in perfetto stile barocco, è basata su un disegno dell'architetto Emanuele Manieri.
All'interno del palazzo si trovano gli appartamenti di rappresentanza, quelli dell'abitazione del vescovo e gli uffici della Curia diocesana.
Il Palazzo del Seminario di Lecce, uno tra i più importanti monumenti dell'architettura barocca pugliese, fu costruito tra il 1694 ed il 1709, su un progetto dell'architetto e scultore Giuseppe Cino. La sua facciata, divisa in tre ordini, è ornata da finestre di grande risalto artistico, grazie alla morbida pietra leccese. Il portale è sovrastato da un balconcino, sul quale si aprono tre finestre, incastonate dentro tre cornici.
Un'altra piazza molto importante di Lecce dove si trovano vari monumenti è Piazza Sant'oronzo.
È situato nella centralissima Piazza Sant'Oronzo, oggi ne resta l'arena, le gradinate inferiori e parte delle mura esterne. Fu costruito nel II secolo d.C., in Età Augustea, e riusciva a contenere oltre 25.000 spettatori.
Alta circa 29 metri, la Colonna di Sant'Oronzo, fu innalzata alla fine del XVII secolo dal leccese Giuseppe Zimbalo, utilizzando i rocchi in marmo cipollino africano di una delle due colonne romane che concludevano la Via Appia a Brindisi.
Fu edificato nel XVI secolo ad opera del sindaco Pietro Mocenigo, in sostituzione di una vecchia costruzione.
È caratterizzato da quattro pilastri, tra i quali si aprono arcate ogivali, decorate da trofei e sormontate da logge. Anticamente, il palazzo era completato da un orologio, sormontato da due statue.
A due passi da piazza sant'Oronzo si trovano la Chiesa di Santa Croce, il Convento dei Celestini ed il Castello di Carlo V.
La Chiesa di Santa Croce, insieme all'adiacente Convento dei Celestini, è tra le strutture più ammirate di Lecce, per l'alto valore tecnico ed artistico, raggiunto dal barocco leccese.
La facciata delle basilica è divisa in due ordini. Nell'ordine inferiore si trova un elaborato portale, con due colonne per lato, espone nella sua parte superiore gli stemmi del sovrano Filippo III di Spagna, della principessa Maria d'Enghein e del conte Gualtieri VI di Brienne. Nell'ordine superiore si può ammirare un lunga balaustra, ornata di putti abbracciati e, ai lati estremi, le statue della Fede e della Carità. Quest'ordine è dominato dal magnifico rosone profilato da foglie di alloro e bacche, con tre ordini in bassorilievo.
L'interno della chiesa è a croce latina, con le volte sorrette da due ordini di colonne, dove le ultime quattro delimitano il transetto e l'arco trionfale. La navata centrale termina in fondo con un'abside, dove si può ammirare il raffinato altare maggiore, incorniciato da un maestoso portale, con in alto lo stemma della famiglia Adorni. Lungo le navate laterali, con soffitti a crociera, si aprono sette cappelle per lato, con altari riccamente lavorati.
Nel 1549, in seguito alla volontà di Carlo V di ampliare le mura e di fortificare il castello, fu abbattuto l'originario convento dei Celestini, situato nell'area occupata oggi dal castello e, i Celestini si stabilirono nell'attuale palazzo, che oggi ospita gli uffici della Prefettura e della Provincia di Lecce.
Inizialmente costruito su un progetto del Riccardi, fu modificato nel 1600, ad opera dei due architetti leccesi Zimbalo e Cino, i quali progettarono ed edificarono il primo ed il secondo ordine del convento.
Il Castello fu realizzato, secondo la tradizione, per volere di Carlo V per scongiurare le invasioni turche. In realtà Carlo V ampliò e modificò un preesistente maniero, che secondo gli scavi e gli studi condotti dall'Università del Salento doveva risalire al XIII-XIV secolo. Una parte risalente a tale periodo risulta essere il torrione di forma quadrangolare detto mastio di Accardo. Gli ampliamenti del XVI secolo hanno dato al complesso una pianta quadrilatera, formata da quattro fronti bastionate, un tempo munita di fossato che venne colmato nel 1870. La fortezza presenta due porte: una orientata a nord-ovest che è quella rivolta verso la città, e l'altra sul lato opposto, che un tempo guardava la campagna.
Le antiche porte della città di Lecce
Porta Napoli, sorge nell'omonima piazza e fu eretta nel 1548 in onore dell'imperatore Carlo V, dalla cittadinanza grata per le opere di fortificazione fatte realizzare in difesa della città. Alto 20 m, questo monumento fu realizzato nel luogo dell'antica Porta San Giusto, al di sotto della quale, secondo la tradizione, riposavano le spoglie del santo.
Porta San Biagio è una delle antiche tre porte di accesso alla città e costituisce l'entrata meridionale al nucleo urbano. Fu ricostruita nel 1774, per volere di Carlo V, su una preesistente porta pericolante.
Porta Rudiae è la più antica delle porte di Lecce, così denominata, perché da essa partiva la strada che portava all'antica città di Rudiae. Questa porta, riedificata nel 1703 dopo un crollo avvenuto alla fine del secolo XVII, è sormontata da una statua che raffigura Sant'Oronzo.
Molti altri sono i monumenti da visitare a Lecce, tra questi ricordiamo:
- Chiesa Madre di Dio e di San Nicolò
- Chiesa di San Matteo
- Chiesa di San Giuseppe
- Chiesa di Santa Irene
- Chiesa di S.G. Battista
- Palazzo Marrese
- Palazzo Palmieri
- Teatro Romano
Per i musei di Lecce Clicca qui
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